I titoli della Settimana

I Libri della Settimana#3

Il mondo senza di me di Marco Mancassola

E’ settembre, un gelo precoce avanza. Il ventunenne Ale si sveglia di domenica mattina pensando alla ragazza che ha conosciuto la sera prima. Non sa ancora che nella settimana successiva, ogni giorno che passerà, dovrà affrontare una diversa forma di abbandono da parte delle persone che ama. Intanto Ettore, il suo compagno di appartamento, parte per Amsterdam dopo essere stato lasciato da Nino. Alla ricerca di nuova vita, di nuova consapevolezza. Cosa resta di noi, della nostra giovinezza, dei nostri sciocchi narcisismi, quando gli altri decidono di fare a meno di noi? Come possiamo reagire alla freddezza del mondo, alla mancanza di protezione? Ciò che i due protagonisti di questo libro raccontano è la fine dei sogni romantici, il frammentarsi dei destini individuali. E’ la ricerca di una sopravvivenza emotiva e morale, di un modo di salvare l’incanto che si svela, a volte, tra le pieghe del presente. E’ il contrasto tra esigenza di lucidità e desiderio di sballo, tra i riti quasi tribali dei concerti e dei rave e la scoperta di una solitudine vertiginosa, tra la paralisi rabbiosa e la ricerca continua, instancabile, di una nuova identità.

Men on Men 4

Con passo lento, ma a volte anche con scatti poderosi, la scrittura propriamente e dichiaratamente gay è entrata e si è installata nell’orizzonte letterario italiano, liberandosi da schemi grotteschi e marginali e dalle idee stereotipate. Sempre di più il testo letterario viene valutato per quel che è: un insieme di armonie (o disarmonie) lessicali, costruzione o distruzione di scenari, tessuto di dialoghi e trame, indipendentemente dalle abitudini sessuali di chi l’ha scritto. Gli autori presenti in questa antologia sono ormai dei veri scrittori, senza bisogno di ulteriori etichette.

Il bacio della donna ragno di Manuel Puig

Con Il bacio della donna ragno entra nel catalogo SUR uno dei più grandi autori della letteratura argentina contemporanea. Valentín Arregui è un giovane di ventisei anni, leader di un movimento politico dissidente; Luis Molina invece di anni ne ha circa quaranta ed è omosessuale: il loro destino si incrocia in un carcere di Buenos Aires. Qui i due condividono la detenzione e tentano di distrarsi a vicenda raccontandosi vecchi film patinati. Solo apparentemente incompatibili, i due protagonisti finiranno per appianare le divergenze personali avvicinandosi sempre di più. Ben presto si scoprirà che la convivenza coatta fra i due uomini è tutt’altro che casuale e che entrambi, se pur in modo diverso, sono prigionieri nella ragnatela del potere. Ricorrendo esclusivamente al dialogo, Puig scrive una storia densa di immagini vivide e atmosfere degne del miglior cinema anni Quaranta, e insieme un grande romanzo sui sentimenti. Pubblicato per la prima volta nel 1976 e adattato per il grande schermo nell’85 con William Hurt nei panni di Molina, in un’interpretazione che gli valse l’Oscar, Il bacio della donna ragno è una lettura estremamente moderna e delicata, i cui indimenticabili protagonisti faranno compagnia al lettore per lungo tempo.

La statua di sale di Gore Vidal

Nel 1947 Gore Vidal era un giovane di ventidue anni, con all’attivo due romanzi pubblicati e lanciato sulle orme del nonno verso una brillante carriera politica. Dopo aver finito di scrivere “The City and the Pillar” (tradotto con “La statua di sale” per rispettare la citazione del passo riguardante la moglie di Lot della Genesi), un romanzo dichiaratamente omosessuale, si trovò di fronte a un dilemma: pubblicarlo o meno? È la storia di Jim Willard, figlio “normale” di una famiglia della media borghesia del Sud: bello, atletico e schivo. E innamorato di Bob Ford, il suo migliore amico. Vidal scandalizzò l’America, suscitando reazioni sdegnate. Il suo editore newyorchese, E.P. Dutton, lo detestò. Il “New York Times” rifiutò di pubblicizzare il libro, nessun giornale americano lo recensì e “Life” lo accusò di aver fatto diventare omosessuale la più grande nazione del mondo. Ma in poche settimane il libro fu un bestseller. André Gide e Christopher Isherwood lo apprezzarono e Thomas Mann, nel suo diario, lo definì “un’opera nobile”. Il romanzo racconta la ricerca ostinata e ossessiva di Bob da parte di Jim, dopo un weekend d’amore sul fiume che segna per sempre il suo destino. Trascorrono gli anni e Jim, ancorato al passato, è come una statua di sale. Nessuno dei suoi amanti riesce ad avere il suo cuore, fino all’incontro finale con Bob, l’amore della sua giovinezza, che riserva un emozionante colpo di scena.